Ed ecco che si deve affrontare un buon primo problema, che è appunto quello delle dimensioni della chiavetta usb. Avere una chiavetta usb molto piccola per alcuni potrebbe essere un problema, dal momento che si ritiene che sia possibile dimenticarsela in giro, oppure perderla nei meandri di una propria camera; altri, invece, ne vedono per bene gli aspetti più positivi. Ciò significa una maggiore possibilità di portare in giro in tutta e assoluta comodità la vostra chiavetta usb.
È ben chiaro infatti che vi è chi ha comodo di avere sempre con sé i propri file più importanti, e questo può valere in specie ogni qual volta ci si vada a trattare di una attività lavorativa. In questi casi, infatti, e in specie, potere avere con sé la propria chiavetta usb sempre e comunque, e senza alcun ingombro o peso particolare, ma magari anche nel taschino della camicia o in una tasca piccola della propria valigetta, può essere quanto mai utile e opportuno un po’ per chiunque, se capite che cosa io intendo.
Detto questo, vi invito in specie a considerare voi stessi se una simile tipologia di chiavetta usb di ridotte dimensioni possa per davvero o meno tornare utile a voi nella vostra attività di tutti i giorni, o se invece voi doveste preferire una soluzione meno ridotta, e più in grado magari anche e pure di contenere un diverso spazio di memoria, magari più ampio e più comodo per i vostri scopi e per i vostri fini specifici.
La portabilità come valore pregnante
Infatti questa possibilità di spostamento facile e poco ingombrante è da molti riconosciuto come uno degli elementi fondamentali ai fini della scelta della una o della altra tipologia o modello di chiavetta usb. Insomma, in altre parole, in fase di scelta la variabile delle dimensioni e del peso assume ben spesse volte il ruolo di variabile decisiva, che fa propendere la bilancia verso la scelta o la non scelta di un certo modello in specie.
Questo potrebbe anche non essere però uno dei vostri criteri cardine di selezione, e in questo caso starà bene a voi stilare la vostra personale graduatoria dei criteri rilevanti, e in questo senso io non ho mica la benché minima intenzione di metter bocca nei vostri gusti e nelle vostre scelte più personali, ma anzi e per prima cosa nelle vostre specifiche esigenze, che tocca a voi e solo a voi valutare.
Comodo e piccolo, non è sempre meglio?
Come ben mi tocca ripetere, le esigenze di ciascuno modellano in maniera diretta le scelte più specifiche che tocca poi a ciascuno di voi avanzare e valutare. Io non so sia meglio dire a voi che la scelta sta nel mezzo, o se invece è consigliabile piuttosto indirizzarvi verso la necessaria valutazione combinata, la comparazione e il contemperamento di questi più valore in una ottica che sia la più bilanciata possibile. Diciamo giusto così, e per concludere, che la scelta finale sta in fondo sempre a voi.